Palazzo Farnese a Caprarola

Il cardinale Alessandro Farnese nel 1589, anno della sua morte, disponeva di un reddito pari a un decimo di tutte le entrate pontificie. Cardinal nipote di papa Paolo III, nei decenni successivi fu sul punto di salire al soglio petrino a sua volta per ben due volte.

Scala Regia - Vignola

Prospetto principale del palazzo
Palazzo Farnese di Caprarola era il suo gioiello, una perla nella campagna laziale. Per quanto l’intero edificio meriti una trattazione, vorrei soffermarmi sulla Scala Regia dell’architetto Vignola.
L’emiliano Jacopo Barozzi la progettò avendo bene in mente il modello bramantesco del Vaticano: una scala “a cioccola” che collega i diversi livelli, quasi secondaria, diventa non solo scalone d’onore - per l’appunto Regia - ma un fastoso intervento architettonico scultoreo che accompagnano visitatori del Palazzo al piano nobile.

Trenta colonne doriche binate, la balaustrata che le connette, la decorazione con i gigli che puntina il fregio e l’esuberanza delle decorazioni a grottesche tipiche del Cinquecento romano. Ogni riqruadro e ogni specchiatura rimanda all’esaltazione del padrone di casa, richiamandone identità e virtù: immagini religione e scene mitologiche si alternano, si collegano reciprocamente.

All’apice troviamo un’ariosa cupola, al cui centro campeggia lo stemma cardinalizio con sei gigli farnesiani.

La Scala Regia divenne modello per altri architetti, come la scala di Borromini in Palazzo Barberini: virtus securitatem parit.
La virtù genera sicurezza, un motto che ben si addice al Cardinal Farnese.

Questo è solo un piccolo assaggio della ricchezza di Palazzo Farnese...

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